Piccoli indizi del nuovo medioevo italiano

Mi rendo conto che non siamo un paese moderno, per carità. Mi rendo conto che la ricerca in questo paese spesso finisce in mano a dei balordi, e questo è probabilmente uno dei motivi della nostra decadenza.
Però, io dico, quando il presidente di un istituto di ricerca dice "vogliamo smettere di rendere pubblici i nostri dati, perchè altri li usano per teorie sbagliate" non è un segno evidente che c'è qualcosa nella sua mentalità di profondamente sbagliato? Io sono sicuro che a leggere continuamente dei vari ciarlatani che predicono terremoti a vanvera uno può finire in uno sproloquio senza senso, però gli sproloqui senza senso non dovrebbero essere dettati alle agenzie stampa. Perchè il messaggio che passa è che i dati delle ricerche devono rimanere in mano ai pochi eletti che "hanno il diritto" di guardarli e interpretarli, e all'esterno devono passare solo le teorie approvate e indiscutibili.

Lo so che ci sarà tutto un sottobosco di stregoni che dicono cazzate su quei dati: e forse la colpa di tutto questo è anche dei disgraziati organi di informazione di questo paese, che danno più rilevanza a costoro che non alle teorie scientificamente esatte. E magari a loro volta loro possono incolpare il pubblico e la mentalità antiscientifica che invade questo paese nei suoi momenti peggiori. Però un ricercatore dovrebbe sapere -- non solo sapere! dovrebbe diffondere il messaggio -- che la ricerca si fa cercando la migliore spiegazione a dei dati pubblici. Se solo un élite di ricercatori è in possesso di quei dati, e tutto quello che manda all'esterno sono delle teorie già bollate come corrette, la verificabilità e la credibilità di tutto questo cala bruscamente. E tutto ridiventa un po' come la dimostrazione per autorità aristotelica, che ci dice che il sole gira intorno alla terra, perchè quelli che ne sanno ci dicon così.


Oltre al fatto che se la ricerca è pubblica -- e immagino lo sia -- allora io, parte del pubblico finanziatore, voglio il diritto a vedere quei dati. Ma in fondo questo non fa nessuna differenza: quelli sono dati scientifici, l'umanità intera ha il diritto di vederli e studiarli.



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