Deportiamo i Francesi

Uno dei nostri paesi europei confinanti sta deportando dei cittadini europei su base etnica. Da noi, si sostiene la deportazione e si accendono le fiamme dei primi pogrom. Non mi sembra un problema da poco. Filippo Facci giustamente fa notare che si chiama razzismo, puro e semplice. Per carità, potrebbe anche essere razzismo "indotto", "cercato", come dice lui, ma ciò non toglie nulla alla parola razzismo. Il razzismo è intrinsecamente malvagio: costruzioni come "razzismo giustificato", "giusto" o "giustificabile", sono degli ossimori inaccettabili. Questo perchè il razzismo è, è non può non essere, un problema per una società democratica: discriminare una persona su base etnica è palesemente contrario ai valori della nostra società. Anche se su 100 rom, 99 fossero criminali, sarebbe profondamente dannoso, scorretto e ingiustificabile assumere che anche il centesimo lo sia, e rifiutarsi di dargli un lavoro, o di affitargli un appartamento. Il razzismo è per una società democratica un problema tanto quanto lo è la sicurezza dei suoi abitanti. Le due cose sono da porre esattamente sullo stesso piano: rovinano la vita ad alcuni onesti cittadini.
Per questo, è compito di una società liberale risolvere questi problemi. E carissimo Adolph Sarkozy, anche volendo assumere un tutta la possibile buona fede, non credo proprio che il tuo piano sia di demandare questo problema alla Romania -- che palesemente ha meno mezzi dei nostri paesi per risolverlo; credo che l'unico piano che può spiegare tutto questo sia trasformare questo lontano paese in una grossa "riserva" -- o prigione? o lager? -- di rom. Forse gasarli era intellettualmente più onesto.
Come è possibile risolverlo, davvero, invece? La via è una sola (purtroppo? per fortuna? mah): l'integrazione. I metodi usati dai democratici USA negli ultimi decenni, che hanno portato un nero alla Casa Bianca. Incentivi per l'assunzione di rom. Aiuti statali nella ricerca di una casa. Diritto e dovere all'educazione di tutti i loro figli, da mandare nelle stesse scuole e nelle stesse classi dei bambini "normali". Ovviamente, la severità verso chi compie un reato deve essere massima: e lo scopo di questa severità, come per tutti gli altri cittadini, deve essere unicamente la rieducazione.
É chiaro come queste soluzioni siano enormemente impopolari. Ciò non toglie che sono l'unica strada che ha di fronte un paese moderno, liberale, democratico, occidentale, per risolvere questi problemi, di razzismo come di sicurezza. Chi se ne frega se qualcuno dirà che si vuol dare "agli zingari degli albergoni coi frigobar e le televisioni".



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